SAWA SAWA
UNA FESTA ACROBATICA AFRICANA


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Sawa Sawa è una celebrazione acrobatica dell’incontro tra culture e del valore del rapporto col mondo che ci circonda. L’unione festosa tra l’immaginario urban occidentale e le tradizioni africane, intrecciate grazie a un repertorio di salti mortali, piramidi umane e numeri col fuoco. Come l’essere umano si meraviglia di fronte all’universo e alle forze che lo pervadono, così gli spettatori rimarranno a bocca aperta davanti a performance fisiche mozzafiato.

In scena si mischiano stili e linguaggi: un ragazzo in abiti da rapper fa il suo ingresso e comincia ad esibirsi in
passi di break dance su basi hip-hop, quando un suono di tamburi ancestrali lo interrompe. Ecco apparire tre guerrieri africani, adornati con costumi tradizionali, che guidati da un misterioso sciamano accerchiano il malcapitato. Ma la paura reciproca lascia presto spazio a un gioioso confronto basato sulla sorpresa del dialogo con l’altro da sé. L’arrivo di due spiriti femminili arricchisce l’atmosfera con danze tribali alle quali è impossibile resistere.
Il gruppo coinvolge il giovane in una serie di quadri acrobatici cercando di condividere con lui i segreti degli antichi riti africani. Le evoluzioni corporee diventano lo strumento per avvicinarsi ai grandi miti della creazione di popoli millenari e al potere degli elementi della natura: fuoco, acqua, aria e terra vivono nelle acrobazie di questi sette interpreti.
Fino al colpo di scena finale, che porterà il pubblico a rivedere tutto lo show con occhi differenti, più consapevoli dei legami che intercorrono tra tutte le persone e dell’importanza di conoscere le proprie radici.

Tra
figure acrobatiche che raggiungono i cinque metri d’altezza, scudi che diventano grandi maschere usate in scontri rituali a suon di balzi impressionanti e sfide tra le fiamme, Sawa Sawa reinterpreta in maniera ironica l’esotismo giocando con gli stereotipi e promuovendo un melting pot totale: la giungla urbana si confonde con la giungla africana, primigenie tecniche fisiche si prestano a esercizi nuovi e sorprendenti.

Con una colonna sonora coinvolgente
Sawa Sawa riporta al legame con l’Africa, richiamando suoni ancestrali: i ritmi tipici della musica etnica si alternano a successi contemporanei, i brani dei maggiori artisti africani, come l’indimenticabile Miriam Makeba, si intrecciano alle sonorità del musical Sarafina! passando attraverso il reggae di Bob Marley e alle rivisitazioni pop di Waka Waka di Shakira fino a L’ombelico del mondo di Jovanotti. Un vero e proprio omaggio a un intero continente.

Lo show si diverte a smontare la retorica legata alla diversità, dimostrando che le differenze non sono una barriera, ma un arricchimento. Il protagonista, e con lui gli spettatori, è una sorta di Tarzan al contrario, che riscopre una cultura creduta distante e che invece gli appartiene.

Sawa Sawa conduce il pubblico in un divertente viaggio verso il cuore dell’essere umano e segna il ritorno alle origini dei Black Blues Brothers, acrobati kenioti che negli ultimi anni stanno avendo un successo clamoroso. Dopo un tour di oltre 1.000 date e 650.000 spettatori che li ha visti esibirsi nei principali teatri e festival di tutto il mondo, al Moulin Rouge di Parigi, alla Royal Variety Performance (storica trasmissione TV che dal 1912 accoglie i più grandi nomi della danza, del teatro e del circo) introdotti da Re Carlo III che ha lodato l’enorme talento degli artisti coinvolti e per Papa Francesco.


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